Come si scelgono le porte interne per la casa

Spesso in fase di acquisto si compiono errori di cui poi ci si pente con il tempo: vediamo, allora, quali sono gli sbagli più comuni da evitare. Ce ne parla lo staff della ditta Moretti specializzata in porte interne a Udine.

Quando si è in procinto di scegliere le porte interne di casa è necessario prendere delle decisioni oculate e, soprattutto, ben ragionate, per non correre il rischio di sprecare soldi. Non è un caso che si parli di progettazione di interni, a dimostrazione di come nessuna decisione possa essere improvvisata o lasciata al caso. Ma entriamo più nel dettaglio per approfondire quello di cui stiamo parlando.

La funzionalità delle porte interne

Per l’acquisto delle porte interne è opportuno fare sempre riferimento a professionisti del settore, a prescindere dal fatto che si tratti di artigiani o di rivenditori specializzati: solo dei veri esperti, infatti, possono fornire dati tecnici e una consulenza completa. Certo, bisogna tenere conto delle caratteristiche e degli spazi della propria casa per evitare errori banali: per esempio, il senso di apertura di una porta a destra o a sinistra cambia a seconda della posizione in cui si trova l’interruttore della luce; il senso di apertura all’esterno o all’interno, invece, deve essere valutato sulla base della quantità di spazio che si ha a disposizione nell’uno o nell’altro locale. Le porte interne, insomma, devono essere sempre funzionali.

La ricerca di un equilibrio estetico ottimale

Pianificare con attenzione la progettazione di interni permette di ottenere un equilibrio estetico ideale. È al momento del progetto, infatti, che devono essere messe a confronto le caratteristiche di una porta – per esempio il suo stile, i suoi colori e il suo materiale di composizione – con i vari elementi di arredo. È importante che le porte siano funzionali ma al tempo stesso decorative, senza mettere a repentaglio l’armonia dei locali. Quando si cita l’equilibrio si fa riferimento alla giusta via di mezzo fra la semplicità e la voglia di osare, fra la sobrietà e gli eccessi. Non è detto che una porta riccamente decorata, e di per sé molto bella, si adatti a qualunque tipo di contesto.

Le porte sono sempre necessarie?

Non è detto che due locali debbano per forza essere separati da una porta. A volte, infatti, si decide di installare una porta che poi in realtà non viene mai chiusa. E allora vale davvero la pena di acquistarla? Non è solo una questione di denaro, visto che è stata sostenuta una spesa inutile, ma anche un fatto di ingombri: una porta che non serve rimane comunque a occupare lo spazio, oltre a essere visibile. Un discorso di questo tipo è importante, come si può ben immaginare, negli appartamenti dalla metratura limitata; ma in realtà vale anche nelle abitazioni più grandi, se sono state progettate in modalità open space. E poi nulla vieta di comprare una porta in un momento successivo, nel caso in cui ci si rendesse conto della sua effettiva necessità.

Quali porte scegliere

Se si parla di porte da interni la mente corre subito al modello a battente. Tuttavia vale la pena di valutare e prendere in considerazione anche delle soluzioni alternative, soprattutto se queste sono in grado di assecondare con più facilità il bisogno di funzionalità. Se, per esempio, non si ha la possibilità di installare un modello a battente, si può propendere per una porta a scomparsa o a libro, ovviamente badando all’equilibrio estetico del contesto. Il consiglio degli esperti è di limitarsi al massimo a un paio di tipologie di apertura, non accostando troppe soluzioni differenti per non correre il rischio di dare vita a uno stile disordinato e decisamente poco coerente.