Tra scale elicoidali e scale a chiocciola

Le prime sensazioni che trasmettono le scale elicoidali, strette parenti delle scale a chiocciola, sono sinuosità e leggerezza. Emozioni che trasmettono alla vista e ai sensi, e che si comunicano a tutto il resto dell’arredamento e della casa.

Di grande impatto visivo e capaci di disegnare il volume di un ambiente, le scale elicoidali sono forse le scale dall’architettura più ardita, quelle che sono in grado di disegnare gli spazi, li caratterizzano, aprendo visuali e prospettive varie e diverse.

Le scale elicoidali, un tipo particolare di scale a chiocciola, fanno derivare il loro nome dalla struttura a elica, che si dipana in altezza, e si differenziano sostanzialmente dalle scale a chiocciola, loro strette parenti, per l’assenza dell’anima, elemento verticale che serve da distanziatore dei gradini, e che spesso assume anche un ruolo fondamentale per il sostegno della struttura.

Le tipologie principali di questa sottospecie di scale a chiocciola sono le scale in cemento e quelle in metallo. le strutture autoportanti e in genere prefabbricate, formate da diversi elementi a gradino sovrapposti e uniti durante la posa.

Il diametro delle scale elicoidali è variabile, ma solitamente la larghezza minima è di circa 120 cm, mentre l’alzata e la pedata fanno riferimento alle misure dei gradini tradizionali.

I riferimenti della struttura e dei gradini possono essere di vario tipo, come avviene d’altronde per le scale a chiocciola tradizionali. Si va dal marmo al legno, dai materiali plastici come il pvc fino al metallo.

Anche per i parapetti si possono scegliere le forme e le dimensioni più varie, e si può optare per ringhiere metalliche che lasciano vedere la struttura portante, oppure scegliere balaustre a pannelli o in legno, quest’ultima certamente una soluzione più particolare e dal punto di vista estetico.